giovedì 5 dicembre 2013

Se fa male all'ambiente fa male a me

Le mie grandi passioni sono sempre state l'ecologia, la botanica, l’erboristeria e in generale tutte le discipline legate all'universo naturale e alla sua tutela. Ciò mi ha indirizzato verso un tipo di alimentazione consapevole legata ad un concetto di salute "transdisciplinare". 
Star bene non significa riduttivamente non essere malati, ma significa adottare uno stile di vita naturale e consapevole, fare movimento, allenare la mente esponendola a nuovi stimoli (leggere, viaggiare, seguire una passione, imparare una lingua… insomma essere aperti a diverse opportunità culturali).
La mia voglia di apprendere e condividere le mie conoscenze si è poi concretizzata nelle attività del Libero Istituto di Impatto Antropico (definito sinteticamente Progetto L.I.d.I.A.), che si occupa proprio del delicato rapporto tra Uomo e Natura. In particolare vengono trattate tematiche afferenti alle seguenti aree: ambiente, ecologia, biogeografia, antropologia, salute e benessere, bioetica, educazione ambientale ed alimentare, alimentazione etica ed ecosostenibile, sviluppo sostenibile, etnomedicina ed etnobotanica con un approccio interdisciplinare.
Quando scelsi il nome da dare a questo progetto, pensai con attenzione allo scopo che avrebbe avuto: condividere i miei studi e le mie ricerche, da sempre caratterizzate da un approccio integrato tra le scienze umane e le discipline scientifiche. Il mio percorso formativo si snoda infatti attraverso ambiti disciplinari diversi, che però convergono in un punto: l’etica e la difesa dell’ambiente, in particolar modo lo studio del rapporto uomo-ambiente, definito più precisamente “impatto antropico”.
Da qui l’idea di legare con un semplice acronimo ciò che mi caratterizza da sempre: il mio nome e la mia passione per le discipline inerenti alla tutela della salute del Pianeta. Così è nato il Libero Istituto di Impatto Antropico, uno spazio virtuale (e non solo), in cui si propone un’alternativa allo sfruttamento degli esseri viventi, al cibo industriale, al consumismo dilagante e fine a se stesso, alle mode del momento, al vuoto culturale, alla mancanza di rispetto per se stessi e l’ambiente circostante.
In realtà l’alternativa è una sola: l’amore per la Natura (e qui la maiuscola è d’obbligo!).
Se si distrugge per arricchirsi di beni materiali, se si depreda per sentirsi padroni, allora non siamo degni di essere chiamati esseri umani. Siamo esseri sì, ma disumani!
Forse saremo padroni, ma i padroni di terre distrutte e vandalizzate non sono altro che i padroni del NULLA.
In questo sito (e non solo) si propone quindi una filosofia di vita basata sull’etica e sull’ecosostenibilità Lo scopo è diffondere e condividere un approccio alla vita basata sul benessere ambientale, soprattutto attraverso la divulgazione di una pedagogia e un’ecologia dell’alimentazione per la difesa dell’ambiente e della salute di tutti gli esseri viventi. Il mio motto è: “Se fa male all’ambiente fa male a me”.

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