lunedì 9 dicembre 2013

Educazione alimentare e salute consapevole: il gusto è un'abitudine?

Facendo educazione alimentare in chiave eco-veg da anni, insegnando geografia con un approccio didattico ecologico-ambientale, molto diverso da quello standardizzato nei libri di testo, mi sono resa conto di quanto certe abitudini siano dure a morire. Non importa quanto siano dannose per noi stessi e per l’ambiente, pare che la cosa più difficile sia cambiare.
Lotto da sempre contro il consumismo, le tradizioni delle “feste comandate”, i pranzi luculliani, che ci lasciano appesantiti, deboli, pigri e stanchi, per cui so cosa vuol dire scontrarsi con lo zoccolo duro delle abitudini comuni e dilaganti.
Ma perchè è tanto difficile modificare il proprio stile di vita in chiave naturale? Perchè è considerato un sacrificio evitare di consumare prodotti artificiali, zuccheri e farine raffinate, junk food, stando magari sprofondati nel divano e percorrendo in auto, spesso anche nel traffico rumoroso, distanze che potremmo percorrere a piedi o in bici? 

E’ certamente vero che il nostro organismo va abituato gradualmente ad un’alimentazione diversa, sebbene più salutare, ma quello che noto quotidianamente è il rifiuto aprioristico nel tentare di operare delle scelte consapevoli ed autonome per la nostra salute. Eppure qui non stiamo parlando di trovare il meccanico giusto per la nostra auto o l’abito più adatto per andare ad una cerimonia… qui si parla del nostro corpo, della nostra salute! Vedo più gente preoccupata di comprare l’ultimo modello di smartphone, frequentare locali alla moda e passare il tempo facendo shopping nell’outlet appena inaugurato che gente che si preoccupa di ciò che mangia o di come tratta il suo corpo. 
La cosa peggiore è che mi vengono fatte sempre le stesse obiezioni: “Eh, ma mangiare come mangi tu è costoso!” 
A parte il fatto che non lo è, ma poi non è ancora più costoso curare i danni derivati da un’alimentazione squilibrata o da uno stile di vita sedentario? non è più costoso tentare di rimediare ai danni causati da fumo e alcol? 
“Eh, ma dove li trovo questi cibi strani?” 
Eppure si fanno chilometri per andare al centro commerciale o per andare in giro per comprare l’ultimo modello di cellulare. 
“Eh, ma poi i vegetariani si ammalano” 
Cosa assolutamente non vera! Semmai è vero il contrario! 
Insomma scuse senza senso, che possono essere smontate in un secondo e per cui non c’è bisogno di conoscere le tecniche retoriche e la dialettica. 
E se invece ci avessero educati fin da piccoli ad essere vegetariani e a mangiare cibi naturali? Credete che la carne ci piacerebbe così tanto e che la consumeremmo così spesso? Il gusto è un’abitudine e pertanto si può orientare. In India la mucca è sacra, nessuno la mangerebbe. Nessun musulmano si ciberebbe di carne di maiale. Nessun europeo mangerebbe formiche.
Medici di fama internazionale come il Prof. Veronesi e il Prof. Berrino hanno messo chiaramente in evidenza i rischi di un’alimentazione basata sul consumo di proteine animali, zuccheri e farine raffinate e, cosa da sottovalutare anche meno, la connessione tra scelte alimentari sbagliate e incidenza dei tumori. Eppure pare che tutti questi consigli restino lettera morta, almeno finchè una patologia più o meno grave o un malessere non tocchi da vicino noi o una persona a noi cara. La maggior parte delle persone continua a fare gli interessi delle multinazionali sia alimentari che farmaceutiche, senza alcuna consapevolezza di ciò che mangia e dei rischi a cui va incontro.  
Ormai noi non mangiamo per vivere, ma viviamo per mangiare. Da quando al cibo è stata tolta la valenza originaria (ovvero fornire le calorie necessarie per la sopravvivenza), mangiare è diventato un business. D’accordo, facilita la socialità e la convivialità, ma non è forse questa un’abitudine nata per favorire gli interessi commerciali delle aziende alimentari? E se invece ci avessero educati a fare passeggiate nel verde per stare in compagnia, invece che andare a mangiare in questo o in quel locale? La stessa società che ci vuole pigri, stanchi, obesi e ammalati non fa altro che gli interessi delle aziende farmaceutiche. Più ci ammaliamo, più farmaci si vendono. Anche i medici sono vittime e carnefici in questo circolo vizioso. Sanno sempre meno di nutrizione e sempre più di farmacologia (opinione non solo mia, ma del più autorevole Prof. Berrino). 
Di certo il mio scopo su questa pagina e nella vita non è diffondere la dittatura eco-veg! Il mio scopo è informare e diffondere le mie conoscenze, mettendole al servizio di chiunque vorrà leggere i miei articoli. Non importa quanti seguiranno il mio esempio, non faccio il trascinatore di folle, non sono un politico e non uso questa pagina a scopo di lucro, ma se dovessi riuscire ad educare anche solo una persona ne sarà valsa comunque la pena. Intanto studio ed educo me stessa… ed è già una cosa positiva.
Buona salute a tutti :)

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