mercoledì 19 settembre 2018

Salute e malattia: verso una medicina integrata e personalizzata

Per la scienza medica la salute è stata per lungo tempo definita come quella condizione fisico-psichica in cui non si manifestano patologie. Essa è una definizione in negativo, che intende lo stato di salute come semplice assenza di malattia. 
Fortunatamente le cose sono cambiate di recente (o almeno stanno cambiando!). Il campo di indagine del medico non è più solo la cura delle malattie, ma anche la promozione della salute. Quando si occupa di prevenzione, lo fa (o dovrebbe farlo) non solo da un punto di vista scientifico-farmacologico-informativo, ma anche da un punto di vista di supporto morale del paziente o di guida verso una migliore qualità di vita attraverso il ripensamento delle abitudini quotidiane (attività motoria, sociale, alimentazione, ecc.). La prevenzione delle sintomatologie influenzali, ad esempio, non si attua solo attraverso campagne di vaccinazione, che consistono comunque in un intervento farmacologico, ma attraverso la promozione di stili di vita sani. Anche la prevenzione di patologie quali cancro, ictus, infarto dev'essere condotta non solo attraverso screening e controlli ciclici (che spesso fanno sentire il paziente come se fosse una cavia da laboratorio o un meccanismo da revisionare a scadenze prestabilite), ma tramite vere e proprie campagne educative, condivise con genitori, insegnanti, educatori e caregivers. Attraverso questa attività di consulenza e monitoraggio, improntata al benessere fisico e socio-psicologico, si realizza la più proficua prevenzione, attuata attraverso la promozione delle cd. "buone pratiche" (attività motoria, alimentazione equilibrata, evitare fumo, alcol, ambienti e sostanze inquinanti).
Anche medicine alternative e complementari focalizzano l'attenzione sulla salute, non sulla malattia. Esse si occupano del benessere della persona in senso globale, prendendo in considerazione l'unicità di ogni singolo individuo (sfera sociale, affettiva, familiare, lavorativa, psicologica, ecc.), a cui spetta l'assoluta centralità all'interno del percorso verso la migliore qualità di vita possibile. La malattia non è più vista come un nemico da combattere e, si spera, da sconfiggere, ma come un evento da prevenire grazie ad uno stile di vita sano. In questa visione adattiva, non si parlerà di omeostasi, ma di omeodinamica. 
La medicina tradizionale ha avuto per troppo tempo la finalità di ripristinare una condizione di normalità (tutti i pazienti affetti dalla stessa patologia presentano gli stessi sintomi e pertanto devono essere trattati con le stesse tecniche terapeutiche e farmacologiche, quasi come soldatini rotti in fila su una catena di montaggio in attesa di essere aggiustati), visione che fortunatamente sta cambiando. La medicina sta ripensando se stessa e le sue stesse metodologie. Dall'atteggiamento paternalistico ormai anacronistico si sta passando alla compliance tra medico e paziente. Ciò significa che ci stiamo avviando verso una medicina personalizzata, in cui ogni individuo è considerato un unicum (cosa ovvia dal punto di vista genetico, ma molto spesso dimenticata dal punto di vista delle interazioni medico-paziente). Scopo del medico "moderno" non è quindi normalizzare il paziente (nel senso di trattarlo secondo una norma e un protocollo prestabilito, in una visione statica del concetto di cura e terapia), ma interpretare il suo disagio in modo personalizzato, tenendo conto di tutte le componenti fisiologiche, sociali e psicologiche.  
In quest'ottica si può dire che la medicina si dovrebbe occupare del benessere della persona più che della sua salute. Il concetto di benessere è infatti molto più ampio di quello di salute. Sentirsi bene non significa solo non avere patologie in atto, ma anche e soprattutto avvertire un senso di pace e armonia con se stessi e con l'ambiente circostante. In tale visione olistica il benessere è frutto dell'interazione tra mente, corpo e spirito, un benessere quindi fisico-psichico-sociale.

venerdì 14 settembre 2018

Il terrorismo psicologico delle riviste di salute e bellezza






Vi è mai capitato di leggere articoli che fanno un quadro devastante delle nostre abitudini alimentari e non? A me sì e anche di frequente! 
Leggo in media una trentina di articoli al giorno per informarmi ed informarvi e a volte è davvero deprimente notare come per certi giornalisti fare informazione significhi creare allarmismo. 
E’ senz’altro vero che l’inquinamento, l’uso di pesticidi, fitofarmaci e detergenti e tutti i problemi legati allo smaltimento dei rifiuti influiscano negativamente (e non poco, purtroppo!) sulla qualità del cibo che mettiamo in tavola e, più in generale, sul nostro stile di vita e sulla nostra salute. Ma a che serve fare terrorismo psicologico? A mio avviso la vera informazione sta nella diffusione e nella condivisione di conoscenze, senza esagerazioni e soprattutto senza creare a tutti i costi casi giornalistici e notizie sensazionali. 
Una corretta informazione dipende anche dalla modalità con cui si veicolano i contenuti. Se ci fate caso, il più delle volte questo tipo di stampa non offre poi alcun reale consiglio, dopo aver dipinto scenari apocalittici. 
Vi faccio un esempio: qualche giorno fa ho letto che la lavatrice è l’ambiente più “pericoloso” della nostra casa, in cui proliferano i germi, in particolare i coli fecali, che non vengono uccisi dal comune detergente. Questo è vero, ma che senso ha fermarsi lì con la notizia? Perchè non si suggerisce di fare periodicamente a lavatrice vuota un bel lavaggio ad alta temperatura aggiungendo nel cestello un antibatterico?
Questo approccio alle notizie non mi piace e pertanto non trova spazio su questo blog. C’è modo e modo di fare informazione. A me piace mettere le mie conoscenze al servizio di chi legge i miei articoli, condividere le esperienze con semplicità ed onestà, ma soprattutto trovare soluzioni. 
Ricordate che il fine ultimo è il benessere biopsicosociale, non lo stress, né tantomeno il terrorismo psicologico. Adottate uno stile di vita naturale impegnandovi responsabilmente nel vostro percorso e vedrete che i risultati non tarderanno!