martedì 12 luglio 2016

Le 10 regole per un regime alimentare sano e consapevole

Cerchiamo di fare un pò di chiarezza: non esistono bevande o pillole dimagranti! Non esistono diete miracolo a meno che non vogliate arrecare danni alla vostra salute e/o riprendere il peso perso in poche settimane!
Prendersi cura del proprio corpo richiede consapevolezza, impegno e responsabilità. 

Diffidate delle diete sulle riviste, dei ritrovati del momento e dei consigli sensazionali e "miracolosi". Se volete dimagrire c’è solo un modo: mangiare di meno e muoversi di più. Mi spiace deludervi, ma non c’è altra soluzione. 
Ovviamente ciò ha senso solo in assenza di patologie, nel qual caso è di fondamentale importanza consultare un medico specializzato in nutrizione. Dico specializzato perché purtroppo mi capita spesso di incontrare persone che mi dicono di aver avuto dal proprio medico (e non mi riferisco solo al medico di base, ma anche a endocrinologi, gastroenterologi, ecc.) la dieta "standard" per curare dei disturbi da cui sono affetti. Niente di più sbagliato, superficiale e oserei dire pericoloso. 
Cominciamo col dire che non esistono diete standard. Ogni individuo è unico e come tale va trattato, seguito e consigliato. Nel prescrivere o consigliare un determinato regime alimentare (sia in situazione fisiologica che patologica), si deve tener conto del gusto, delle peculiarità e anche delle abitudini di vita del paziente. 
Faccio un esempio: se il paziente è vegetariano o vegano non gli si può imporre di mangiare carne o pesce, ma si dovranno suggerire percorsi alternativi. Nessuna dieta funziona se il soggetto è costretto a mangiare ciò che non gradisce o se gli viene somministrata una dieta troppo restrittiva, che prevede sacrifici estremi, che hanno poi come conseguenza sofferenza psicologica e insoddisfazione. La nutrizione deve basarsi su scelte autonome e consapevoli, non su prescrizioni o imposizioni che seguono un protocollo generico. L'individuo deve pertanto essere e restare sempre soggetto attivo nelle proprie scelte alimentari, anche quando viene seguito da un medico, un naturopata, un nutrizionista o un educatore alimentare.
Premesso ciò, è comunque possibile evidenziare dei principi di base da seguire non (solo) in funzione di un dimagrimento, ma per indirizzarsi verso uno stile di vita sano, etico ed ecosostenibile senza troppi sforzi o sacrifici:
1. usare l’auto il meno possibile
2. usare l’ascensore il meno possibile
3. evitare tutte le bibite con zuccheri aggiunti (con o senza gas)
4. sostituire lo zucchero bianco con miele o sciroppo d’acero in piccole quantità
5. sostituire i prodotti a farina bianca con quelli a farina integrale di agricoltura biologica
6. evitare il più possibile i prodotti industriali pieni di zuccheri, grassi, sale e additivi vari (merendine, dolciumi, caramelle, salse pronte, pasti precotti, biscotti, dado da brodo, patatine, wrustel, sottilette, etc.)
7. mangiare la frutta sia fresca che secca come snack
8. non aggiungere formaggi al pasto come se fosse un completamento o un contorno
9. ridurre l’apporto di proteine animali a favore di quelle vegetali (legumi), abbinandole con cereali o pseudocereali (amaranto, quinoa)
10. non raddoppiare nei singoli pasti l’apporto di proteine e/o cereali (es. o pane o pasta o riso o patate, o carne o pesce o uova o formaggi o legumi o soia).

Ovviamente queste sono indicazioni generiche che riguardano l'educazione alimentare di base e che quindi dovrebbero far parte delle nostre abitudini alimentari quotidiane. Dato che così non è non solo per via della globalizzazione, dell'eccessiva industrializzazione dei processi produttivi, della diffusione dell'agricoltura e dell'allevamento intensivo (con gravi danni per la salute nostra e del pianeta), ma anche per motivazioni che dipendono da noi e ci riguardano di persona (quali pigrizia, inconsapevolezza, ignoranza, mancanza di responsabilità), la cosa più semplice è cercare di migliorare le proprie abitudini lentamente, senza strafare. Se cerchiamo di cancellare una cattiva abitudine a settimana, sarà molto più semplice correggere uno stile di vita non etico, non sano e non ecosostenibile. Non abbiamo scuse! La nostra salute dipende da noi, da quello che mettiamo nel carrello della spesa, da cosa e da come cuciniamo e soprattutto da come educhiamo le giovani generazioni. Cerchiamo di educarle alla salute, non alla malattia!

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