Il mio percorso del benessere non si è limitato alla semplice eliminazione di zucchero raffinato e dolciumi industriali, ma ha avuto (ed ha) come scopo ultimo quello di limitare al massimo i cibi di derivazione industriale, sostituendoli con alimenti il più possibile naturali. Ovviamente questo non significa evitare il supermercato e farsi la pasta e il pane in casa, ma significa privilegiare alimenti freschi o con pochi ingredienti in etichetta (pasta, pane, pesce surgelato, verdure sottolio, passata di pomodoro, legumi, etc.)
Seguendo i suggerimenti di un articolo apparso sul sito http://www.eatlocalgrown.com,
ho ricalcato più o meno gli step consigliati da Lisa Leake, sebbene
devo ammettere che il mio percorso sia stato facilitato dalle mie
precedenti abitudini alimentari, che non ho dovuto stravolgere. Non sono
mai stata una fan di cibi precotti, piatti pronti e surgelati, non bevo
caffè né bibite gassate, non amo il fast food, non amo la carne rossa,
non mi piacciono le fritture e la mia dispensa non è mai stata piena di
snacks, patatine e junk food.
Premesso che non ho seguito pedissequamente quanto scritto dalla
signora americana (che ha attuato il suo programma gradualmente, in 100
giorni, ovvero in 14 settimane, prefiggendosi un obiettivo a settimana),
vediamo quali sono, nell’ordine, gli step suggeriti dall’autrice:
1. mangiare almeno due tipi diversi di frutta e/o verdura a colazione, pranzo e cena
2. eliminare le bibite artificiali (uniche bevande ammesse sono
acqua, the, caffè e latte dolcificato o con miele o con sciroppo d’acero
– ammesso un bicchiere di vino rosso al giorno e uno di succo di frutta
a settimana)
3. consumare solo carne di provenienza locale (al massimo 3-4
porzioni a settimana e mai come alimento base, ma piuttosto per
insaporire altri alimenti e come accompagnamento)
4. eliminare fast food e cibi fritti
5. provare almeno due nuovi alimenti integrali
6. evitare tutti i prodotti light
7. mangiare solo cibi prodotti con cereali integrali (dunque non raffinati come la farina bianca)
8. smettere di mangiare quando ci si sente sazi
9. eliminare tutti i dolcificanti raffinati
10. eliminare tutti gli oli raffinati o idrogenati (oli di semi, margarina)
11. mangiare cibi locali
12. eliminare tutti i dolcificanti (anche quelli non raffinati)
13. eliminare tutti i cibi con coloranti e/o conservanti
14. eliminare tutti i cibi che contengono più di 5 ingredienti sull’etichetta
Per quanto mi riguarda mi è bastato eliminare zucchero raffinato, biscotti e qualche dolcetto di troppo. Non era mia abitudine comprare
wrustel, insaccati, sottilette, salsicce, salse pronte, ketchup,
marmellate con zuccheri aggiunti. In ogni caso non consiglio un regime
alimentare come quello suggerito dall’autrice americana: mi sembra
troppo drastico e non sono assolutamente d’accordo nell’eliminare il
miele (che è un alimento preziosissimo per la nostra salute).
Sicuramente contiene spunti interessanti (quali l’eliminazione dei
cereali e dei dolcificanti raffinati, di prodotti light e delle bibite
zuccherate), ma non per questo va considerato come il miglior regime
dietetico in assoluto. Il mio consiglio è sempre il solito: modificare
le proprie abitudini alimentari gradualmente, senza strafare e soprattutto senza fretta. Il mio percorso è iniziato anni fa ed è
ancora in atto. Non è difficile orientarsi verso scelte naturali se ci
si vuole bene e se si decide di migliorare la propria qualità di vita.
Quando si decide di adottare un regime alimentare più sano, non bisogna però dimenticare di bere molto, di fare movimento regolarmente e di leggere bene le etichette dei prodotti comprati: più è lunga la lista degli ingredienti, più alimenti artificiali contiene e meno è consigliato. Non c'è bisogno di essere chimici per capire che se un ingrediente ha un nome difficile e non lo conosciamo, probabilmente è un additivo e molto probabilmente è stato inserito per aumentare il tempo di conservazione o per rendere il cibo più appetibile agli occhi e al palato.
Quando si decide di adottare un regime alimentare più sano, non bisogna però dimenticare di bere molto, di fare movimento regolarmente e di leggere bene le etichette dei prodotti comprati: più è lunga la lista degli ingredienti, più alimenti artificiali contiene e meno è consigliato. Non c'è bisogno di essere chimici per capire che se un ingrediente ha un nome difficile e non lo conosciamo, probabilmente è un additivo e molto probabilmente è stato inserito per aumentare il tempo di conservazione o per rendere il cibo più appetibile agli occhi e al palato.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.