domenica 30 marzo 2014

Mens sana in corpore sano: studio e salute

In base alle acquisizioni della psicobiologia, l'essere umano è un unicum formato da tre entità inscindibili: mente, corpo e spirito. Anche la definizione di salute dell'OMS prende in considerazione non solo il benessere fisico, ma anche quello psicologico e sociale. Se ci facciamo caso, non avere patologie in atto non significa sempre sentirsi bene. Lo stato di benessere globale non può infatti prescindere dalle nostre relazioni sociali, dal nostra "salute" mentale e spirituale. Quante patologie hanno infatti origine psicosomatica? Quante volte la sofferenza psicologica dovuta a problemi sociali, familiari, lavorativi e relazionali si evolvono in malattia?
E' dunque vero che una mente sana abita in un corpo sano e viceversa, semplicemente perchè sono entità inscindibili e che pertanto non possono essere studiate separatamente. Molto spesso però si trascura l'aspetto culturale, ci si dimentica che non basta una corretta alimentazione e un esercizio fisico regolare per sentirsi bene in senso olistico (ossia globale). Così come è importante nutrire il corpo e allenarlo in modo corretto, è altrettanto fondamentale nutrire e allenare mente e spirito. Come? Ovviamente studiando, esplorando, leggendo, seguendo i propri interessi e le proprie passioni. Quando studiamo alleniamo le nostre cellule neuronali, esattamente come quando in palestra alleniamo i nostri muscoli, incrementando il numero delle sinapsi (ossia i collegamenti tra i neuroni) e migliorando la nostra memoria.
Purtroppo oggi in Italia lo studente "medio" di liceo non sa scrivere, legge con fatica e non comprende tutte le parole lette. Molto spesso non sa rispondere alle domande di comprensione di un testo di media difficoltà, perchè non ne ha compreso il significato. Dopo 15 anni di insegnamento nei licei posso testimoniarlo a gran voce. La mia esperienza didattica ha attraversato discipline diverse (lingua e letteratura italiana, latina, greca, storia, geografia, storia dell'arte, filosofia), ma il risultato è stato sempre più meno lo stesso.
Il vero problema non consiste in cosa gli studenti non sappiano, ma sta nel fatto che non ritengono che sia un danno non sapere. C'è assoluto disinteresse per lo studio e la cultura. Non servono - mi si dice - non fanno arricchire. Forse è vero, soprattutto in una società in cui gli adolescenti sognano di fare la velina o il calciatore, con una tv diseducativa, con una stampa scandalistica, che deve bombardarci con notizie sensazionali ad ogni costo. Bisogna essere belli, ricchi e famosi. Bisogna vestire così, avere questo smartphone, quest'automobile o si è out. Pubblicità aggressiva e martellante anche in campo farmaceutico. Dobbiamo imbottirci di farmaci, di integratori, di vitamine, così possiamo mangiare junk food, evitare di cucinare, stressarci nel traffico per tornare a casa un'ora prima e passare il tempo online sui social network, facendo copia e incolla di ciò che o non abbiamo letto o non abbiamo capito.
Deresponsabilizzati e inconsapevoli: così mangiamo, così fumiamo, così diventiamo schiavi della nostra pigrizia fisica e intellettuale. Vogliamo essere guariti, ma non vogliamo guarire. Cerchiamo la pillola, il rimedio, l'integratore, il farmaco che arrivi dall'esterno a guarirci per miracolo. C'è una pillola per questo? C'è un farmaco per quest'altro? E se vi dicessi che ci sono rimedi a costo zero? Un'alimentazione il più possibile naturale, un pò di movimento, meno auto, più passeggiate, meno farmaci, più frutta e verdura, niente fumo, meno stress, più tempo per se stessi. Sembra facile e ovvio, eppure non lo si fa!
Forse sarò out, ma considero la mia cultura la cosa più preziosa che ho, un bene inestimabile che nessuno potrà rubarmi. E così, continuo a studiare e non smetterò.
Studiate, esplorate, leggete, conoscete, ma soprattutto amate, seguite le vostre passioni e i vostri interessi. Nutrite la vostra mente e il vostro spirito. Anche questa è salute! 

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martedì 25 marzo 2014

Le ecopulizie di primavera

Ormai è primavera e si sa che l'arrivo della bella stagione invoglia a passare più tempo all'aria aperta, in giardino, su balconi e terrazzi. Un motivo in più per dedicarsi a quelle pulizie più approfondite che spesso si trascurano durante la stagione invernale.
Premetto che non è affatto necessario spendere un capitale per comprare decine di detergenti diversi, anche se non abbiamo voglia di autoprodurli, si possono usare prodotti naturali con gran vantaggio di salute, ambiente e portafogli. I prodotti che vi suggerisco sono facili da trovare, non inquinanti e assolutamente economici. Con acqua ossigenata, aceto, bicarbonato, sale, sapone di marsiglia puro, acido citrico, limone e qualche goccia di olio essenziale si può davvero pulire di tutto!

Cominciamo da pavimenti e piastrelle, ivi compresi quelli di terrazzi e balconi. Evitiamo la candeggina o altri prodotti industriali con aromi chimici, non sono necessari! Si possono seguire due procedimenti: o si fa del sapone di marsiglia liquido da quello solido e lo si conserva per i successivi utilizzi diluendolo a piacimento, oppure se ne grattuggia un pò all'occorrenza in un secchio di acqua bollente finchè si scioglie del tutto. Per fare il sapone di marsiglia liquido, basta grattuggiarne 5-6 cucchiai per litro d'acqua. Ricordate che l'acqua dev'essere bollente per permettere al sapone di sciogliersi. Mescolare bene e usarlo diluito in un secchio per lavare pavimenti, piastrelle e superfici lavabili. Per usarlo all'occorrenza, basta aggiungere in un secchio di 5 lt di acqua bollente 2-3 cucchiai di scaglie mescolando con un cucchiaio di legno.

Per bagni e cucine, basta usare l'acqua ossigenata per disinfettare e igienizzare le superfici lavabili. Mettetela in uno spruzzino e procedete alla pulizia di sanitari, lavabi, maniglie, piani cotture, ripiani del frigorifero, rubinetterie, ecc. 
Per una buona pulizia dello spazzolino w.c. lasciarlo tutta la notte in una soluzione di acqua e acqua ossigenata. Se è diventato giallo o alcune parti sono arrugginite, meglio sostituirlo con uno nuovo. 
Per togliere la muffa da box doccia, vasca e fughe delle piastrelle è sufficiente fare una pasta di acqua e bicarbonato, passarla sulla muffa con una spugnetta, lasciarla agire una decina di minuti e poi risciacquare. Per evitare la formazione di muffa pulire spesso le aree interessate con acqua e bicarbonato. 
Per eliminare il calcare si possono usare acqua e bicarbonato in pasta, acqua e aceto in parti uguali messe in uno spruzzino o si può strofinare mezzo limone su rubinetterie e poi sciacquare. Per le pulizie a freddo consiglio di usare l'acqua distillata, che è priva di tracce di calcare.

Per la pulizia di taglieri di legno o plastica, cospargeteli di sale fino e strofinateli con mezzo limone, poi risciacquateli. Va bene anche spruzzarli con acqua ossigenata e poi sciacquarli.

Per la pulizia dei tappeti è sufficiente cospargerli con una buona dose di bicarbonato, lasciar agire trenta minuti e poi passare l'aspirapolvere.

Per la pulizia delle tende, se sono chiare e possono essere lavate in lavatrice, ricordate di aggiungere un cucchiaino di bicarbonato nella pallina dosatrice o nella vaschetta del detersivo e usare aceto o acido citrico al 15% (si compra in farmacia o sul web) al posto dell'ammorbidente. Se devono essere lavate a mano, lasciatele in ammollo nella vasca da bagno in acqua fredda con un pò di sapone neutro e poi sciacquatele. Ricordate di appenderle ancora umide (ma ben strizzate): il tessuto si distenderà e non ci sarà bisogno di stirarle (a meno che non siano di lino).

Per il cambio di stagione, ricordate di cambiare i sacchetti deodoranti in armadi e cassetti. Potete utilizzare la bucce di limoni o arance (dopo averle essiccate), aggiungere chiodi di garofano e lavanda e avrete un antitarme e un delizioso deodorante naturale.

Per la pulizia di lavatrice e lavastoviglie ricordate di pulire regolamente i filtri (io lo faccio una volta al mese per la lavatrice e una volta alla settimana per la lavastoviglie) e di avviare ogni tanto un lavaggio a vuoto ad alta temperatura inserendo direttamente nel cestello un bel bicchiere di aceto.

Un ultimo consiglio: se preferite un detergente per bagni, cucina, pavimenti e superfici lavabili deliziosamente profumato, aggiungete 3-4 gocce del vostro olio essenziale preferito (limone, lavanda, pino, menta, ecc.) dopo aver sciolto il bicarbonato o il sapone di marsiglia nell'acqua.

Buon divertimento con le ecopulizie di primavera!

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sabato 22 marzo 2014

Impariamo a conoscerci

In base alla mia esperienza quotidiana, ho avuto modo di notare che oggi la maggior parte delle persone conosce meglio le funzioni del telefonino, del tablet o del laptop che quelle del corpo umano.
Direi che davvero qualcosa non va! Purtroppo, nonostante i continui progressi della scienza e della medicina, non conosciamo noi stessi, non sappiamo come prenderci cura della nostra salute, cosa mangiare, gli effetti dei vari cibi sul nostro metabolismo, ma soprattutto non siamo disposti ad impegnarci per star bene. Troppi farmaci, troppi integratori, troppe diete (molto spesso copiate da riviste e siti web senza alcun consulto medico)... eppure basterebbe fare un pò di movimento e alimentarsi in modo corretto. Detto così sembra facile e finanche troppo ovvio, ma i dati reali sono allarmanti.

Gli adulti e ancor più i ragazzi e i bambini sono sovralimentati e nutriti sempre più spesso con cibi industriali, si cucina poco, si comprano sempre più cibi pronti, si va sempre più spesso al fast food, si mangiano pochissime verdure, pochissima frutta, si beve poca acqua, si preferiscono bibite gassate e piene di zuccheri naturali o artificiali (ovvero quelli contenuti nelle bevande light). Ciò ha come effetto l'enorme diffusione di patologie che derivano proprio da una cattiva alimentazione (patologie cardiovascolari, obesità, sovrappeso, cellulite, diabete, tumori, ecc.) e a cui le nuove generazioni sono sempre più esposte. 
Si mangiano troppi grassi e proteine di origine animale, troppi zuccheri e prodotti di farine raffinate... insomma troppi prodotti industriali. Ci si nasconde dietro l'alibi della mancanza di tempo, quando invece il tempo c'è, ma si preferisce utilizzarlo facendo altro. Vi faccio un esempio: se dedicassimo un pò di tempo a fare una buona spesa, a cucinare in modo sano, a leggere le etichette, a camminare di più, a muoverci di più, sottraendo questo tempo alle ore passate online o nel traffico, non solo ne beneficeremmo a livello fisico, ma anche psicologico. 
Meno proteine animali, meno grassi animali, meno grassi idrogenati (margarina), meno bibite light con dolcificanti artificiali, meno conservanti, coloranti, esaltatori di sapidità, meno malattie e soprattutto meno stress. Cerchiamo di non dimenticare che tutte queste patologie a cui ci esponiamo hanno un elevatissimo costo sociale e che anche lo stress è una patologia, per cui facciamo attenzione a non sottovalutarlo!
Basterebbe eliminare i cibi industriali, privilegiare le proteine di origine vegetale e lasciare spazio a frutta, verdura, legumi e olio extra vergine d'oliva. In quanto al tempo da passare in cucina, non è affatto vero che mangiare in modo sano significhi restare davanti ai fornelli per ore. Le verdure possono essere anche consumate crude, mangiare frutta al posto di dolciumi e merendine varie, preferire pasta o riso integrale, legumi al posto della carne, bere un the al posto del cappuccino iperzuccherato accompagnato da una fettina di pane integrale con miele o marmellata senza zuccheri aggiunti al posto del classico cornetto (che molto spesso è precotto, surgelato e poi infornato), dolcificare con miele o sciroppo d'acero al posto dello zucchero bianco, bere acqua al posto di bibite gassate sono tutte abitudini che non fanno certo perdere più tempo in cucina. Non si tratta di farsi il pane o la pasta in casa, ma semplicemente di mangiare in modo consapevole, ossia di capire cosa c'è scritto sulle etichette e di evitare il più possibile i cibi industriali con più di cinque ingredienti.
Ciò che mi fa riflettere (e non poco) è perchè questi accorgimenti, che sembrano così ovvi e facili da mettere in pratica, per la maggior parte delle persone siano vissuti quasi come una condanna a morte, quando do loro qualche semplice consiglio per migliorare l'alimentazione e la qualità della loro vita. La cosa che mi viene chiesta più spesso è se esiste una pillola o un integratore per migliorare il loro stato di salute. Non ci si rende conto che la salute dipende soprattutto da noi e dal nostro impegno a tutelarla.
La vera condanna a morte è il junk food, il fumo e la sedentarietà!
Se imparassimo a conoscerci, sapremmo come prenderci cura di noi stessi.

mercoledì 19 marzo 2014

Commenti negativi e reazioni positive

Molto spesso mi capita di ascoltare quelli che io definisco i classici commenti inopportuni. Non solo sono inutili e banali, ma denotano anche la negatività di chi si esprime in questo modo. Fare un percorso tendendo al benessere non solo fisico, ma anche psicologico e spirituale, significa soprattutto avere pensieri positivi, liberandosi dalle negatività.
Vi faccio qualche esempio di commenti inopportuni, dandovi qualche consiglio su come imparare a canalizzarli in pensieri e reazioni positive:

1. Perchè lo fai? Tanto non serve a niente! Se lo faccio vuol dire che serve a me, che mi fa felice,  che mi soddisfa. In realtà non serve dare una motivazione quando si ha un interesse o si segue una passione. La sola ragione per cui decidiamo di fare qualcosa che ci soddisfa è perchè ci amiamo, ci dedichiamo del tempo, ci prendiamo cura di noi stessi e così facendo miglioriamo la qualità della nostra vita.

2. Ma chi te lo fa fare di studiare e fare corsi, tanto un lavoro ce l'hai e comunque non recupererai mai tutti i soldi spesi perchè di certo nessuno ti pagherà mai per quello che stai studiando. Ovviamente la frase si commenta da sola e non è neanche il caso di rispondere mettendo in atto meccanismi difensivi. La felicità non è direttamente proporzionale ai beni materiali che si possiedono. Almeno per me il denaro è sempre stato un mezzo, mai un fine. Investire nella propria cultura, nella propria formazione, in esperienze culturali, come viaggiare, andare ad una mostra, in un museo o imparare un lingua mi ha sempre reso molto più felice del possesso di un qualsiasi oggetto materiale (abiti, gioielli, telefonino, tv, ecc.). Più ci libereremo delle imposizioni del consumismo massificante, più saremo in grado di operare scelte consapevoli. Evitiamo di seguire passivamente modelli imposti da una pubblicità aggressiva e deleteria, ma scegliamo con la nostra testa cosa mangiare, come vestirci e come occupare il nostro tempo!

3. Tutta questa fatica per non inquinare, fare attenzione alla racconta dei rifiuti, mangiare in modo così limitante! Credi forse che quello che fai tu possa influire sulle scelte del resto del mondo? Beh, la mia risposta è sì! Da qualche parte si dovrà cominiciare! In ogni caso, meglio fare da pionieri in positivo che non fare nulla. La scelta di ogni singola persona si riflette sull'andamento della società.

4. Tanto se anche sei vegetariana, gli animali li uccidono lo stesso e continueranno a ucciderli. Probabilmente è vero, com'è vero che in tempi molto lunghi tutto può cambiare e diventare l'opposto di ciò che era. Infatti l'uomo da frugivero è diventato onnivoro e forse un giorno (spero non lontanissimo) tornerà ad rispettare la propria natura. 

Quando ascoltiamo commenti che potrebbero spegnere i nostri entusiasmi, ricordiamoci di scegliere consapevolmente. Il pensiero autonomo è la premessa della felicità. Cerchiamo di far seguire ad una pioggia un arcobaleno.

martedì 18 marzo 2014

Naturopatia e Medicina: salute e malattia

Molto spesso, soprattutto ultimamente, mi sono accorta di quanta confusione si faccia nel web e nella vita quotidiana, cercando di attribuire il giusto ambito e le giuste competenze a medici, naturopati, nutrizionisti, erboristi, educatori alimentari. Vorrei quindi tentare di fare un pò di chiarezza sull'argomento, che è diventato di grande attualità. 
Cominciamo col dire che il medico (come del resto ogni altro professionista) non è un tuttologo. Nessuno può sapere tutto di tutto, a maggior ragione se ci si atteggia a superuomini con arroganza. Il medico è una persona che per sei anni ha studiato medicina all'università prima di laurearsi. Studiare medicina significa soprattutto comprendere la fisiologia umana (cioè come funziona il corpo umano) e imparare a curare, nei limiti consentiti dalla scienza. Nei sei anni di studio nelle facoltà di medicina non c'è alcun esame di scienza dell'alimentazione o di chimica degli alimenti, e non perchè i piani di studio siano sbagliati, anzi! Se questi esami non ci sono un motivo ci sarà: evidentemente sono competenze che appartengono ad ambiti disciplinari diversi, a studi che formeranno professionisti diversi. Un medico, a meno che non abbia una specializzazione post laurea in nutrizione, dietologia, ecc., non può conoscere le proprietà di ogni singolo alimento, e non perchè sia ignorante, ma solo perchè non è il suo ambito. Ad ogni professionista il proprio ambito disciplinare. Se non ci si aspetta che un architetto possa fare il lavoro di un ingegnere, perchè aspettarsi che tutti i medici possano fare gli agronomi, i botanici, i chimici e i nutrizionisti?

Un naturopata (così come un erborista, un nutrizionista, un educatore alimentare) non è un medico e pertanto non può e non deve fare nè diagnosi, nè prescrizioni, esattamente come non le fanno i farmacisti. Possono consigliare, possono informare e soprattutto possono e devono educare alla tutela della salute. Un naturopata non cura e non si occupa di malattie, ma la sua attività è quella che definirei di "consulente facilitatore". Educazione alimentare, rimedi naturali, rispetto per se stessi e per l'ambiente, discipline bionaturali, movimento, cura di sè dal punto di vista fisico, psicologico e sociale sono gli ambiti in cui si svolge l'attività di un naturopata. Diffidate di chi fa diagnosi, prescrive rimedi (anche se di origine vegetale) e pretende di curare malattie, non essendo medico... semplicemente non può farlo.

In ogni caso, non mi stancherò mai di evidenziare che il presupposto della salute, del miglioramento della qualità di vita è il nostro impegno e la nostra volontà. Non esiste pillola o rimedio che possa aiutarci se non comprendiamo che senza un'alimentazione sana e un pò di movimento non esiste salute e non esiste benessere!

mercoledì 12 marzo 2014

L'acqua aromatizzata alle erbe fai da te

Con l'arrivo della primavera, la voglia di bibite dissetanti aumenta, ma ciò molto spesso ci spinge ad acquistare bevande che non sono affatto salutari, perchè addizionate con conservanti, coloranti, zucchero e dolcificanti sintetici (come nel caso delle bibite light).
Se da un lato si adottano abitudini più salutari, come passare più tempo all'aria aperta, fare escursioni, passeggiare e fare sport, dall'altro però si tende a spegnere la sete con bibite che sovraccaricano la nostra alimentazione con inutili e dannosi zuccheri e additivi.
Fermo restando il fatto che possiamo tranquillamente bere acqua, limonate, spremute, centrifugati di frutta e the fatto in casa (ricordate che se volete gustare un ottimo the freddo dovete aggiungere per ogni bustina di the almeno 750 ml di acqua e dolcificare a piacere), vorrei suggerirvi un altro modo per dissetarvi: l'acqua aromatizzata alle erbe. Sono bevande che si preparano in un attimo e sono davvero ottime, dissetanti e soprattutto salutari.

Il procedimento è semplicissimo: prendete una bottiglia di vetro (se ne avete qualcuna dalla forma elegante farà di certo bella mostra sulla vostra tavola), inserite un piccolo quantitativo di erbe e/o frutta a vostro piacimento, riempite con acqua, tappate la bottiglia e lasciate refrigerare per 3-4 ore. 
Ricordate che il sapore dell'acqua aromatizzata dev'essere gradevole e leggero, per cui non serve riempire la bottiglia con grandi quantitativi di erbe o frutta. Basterà un rametto di menta, 2 cucchiaini di scorze di agrumi, salvia, timo ecc.
Vediamo ora quali possono essere gli abbinamenti più indicati (ovviamente sono solo degli esempi, molto dipende dal gusto personale):
1. un rametto o una manciata di foglie di menta con bucce di limone tagliate sottili
2. scorze di limone e arancia
3. scorze di arancia e salvia
4. scorze di limone, foglie di menta e rosmarino
5. scorze di limone e pezzetti di fragole
6. scorze di limone e fettine di pesca

Se volete un gusto più intenso, ricordate di spezzettare le foglioline e le scorze di agrumi o stropicciarle un pò, in modo da facilitare la fuoriuscita degli oli essenziali.


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lunedì 10 marzo 2014

Vogliamo essere sani o malati?

Ippocrate diceva: "Quando qualcuno desidera la salute, bisogna chiedergli se è disposto a eliminare le cause della sua malattia. Solo allora è possibile aiutarlo".
Questa massima potrebbe sembrare ovvia, ma non lo è. Perchè? Vi faccio qualche esempio. Eccovi le risposte che mi danno, quando qualcuno mi chiede consigli per migliorare il proprio stato di salute:
 
- Dovresti smettere di fumare - Eh, impossibile! Non c'è un'altra soluzione?
- Dovresti evitare i cibi industriali - E allora che mangio? Nulla?
- Dovresti evitare zucchero bianco, dolciumi e bibite zuccherate - Ma non vanno bene i prodotti light senza zucchero?
- Evita di bere il latte - E come faccio a fare colazione?
- Dovresti assumere più vitamine e minerali mangiando frutta e verdura - Ma non faccio prima con un integratore o una pillola?
- Dovresti fare più movimento - Non ho tempo!

Il modo superficiale e pigro con cui molti si relazionano con la propria salute è indicativo della vera causa dei tanti disturbi che ora affliggono la società consumistica e che potrebbero essere facilmente evitati se solo ci si prendesse cura di sè con impegno e responsabilità.
Ora io mi chiedo: perchè sembra così difficile seguire un'alimentazione sana e fare un pò di moto? Perchè, al contrario, è così facile imbottirsi di farmaci e/o integratori? La risposta è una sola: ci si deresponsabilizza e non si comprende che la salute e il benessere dipendono soprattutto dalla nostra partecipazione attiva. Se la nostra auto dev'essere revisionata, se la nostra casa e i nostri elettrodomestici hanno bisogno della normale manutenzione ordinaria, perchè non accettiamo il fatto che la prevenzione e un corretto stile di vita siano molto più importanti di farmaci vari?
Il problema dell'alimentazione è che è solo una questione di abitudine e, si sa, per molti le abitudini sono dure a morire. Se decidiamo di seguire un'alimentazione consapevole, liberandoci a poco a poco di tutto il junk food che ci viene propinato da una pubblicità aggressiva, che ci vuole consumatori passivi, se decidiamo di volerci bene e iniziare il nostro percorso del benessere, ci renderemo conto già in poche settimane di quanto migliorerà il nostro stato di salute. Questo non significa per forza diventare crudisti o vegani o andare tutti i giorni in palestra, ognuno ha i suoi tempi... ma l'importante è iniziare!

venerdì 7 marzo 2014

La cultura del benessere

Negli ultimi anni fortunatamente si sta diffondendo sempre più quella che io chiamo la cultura del benessere. Cerchiamo ora di comprendere cosa significhi in realtà intraprendere un percorso del benessere. Ben venga frequentare una spa, un centro benessere o un istituto di bellezza, affidandosi alle mani esperte di estetiste e massaggiatori, ma di certo non ci si può limitare a questo se vogliamo davvero migliorare la qualità della nostra vita. 
Migliorare il nostro stato di salute richiede la nostra partecipazione attiva: ecco perchè limitarsi ad una fruizione passiva di trattamenti estetici può essere considerato solo un punto di partenza o un rimedio complementare. Se vogliamo stare davvero bene, allora dobbiamo capire che tutto dipende da noi, dal nostro impegno e dalla nostra volontà di migliorare noi stessi e la qualità della nostra vita.
Se smettiamo di fumare, limitiamo l'uso di alcol e di farmaci, evitiamo una vita sedentaria, adottiamo un'alimentazione il più possibile sana e naturale, cerchiamo di passare il nostro tempo a contatto con la natura e per quanto possibile lontani da fonti di inquinamento e prodotti chimici di certo noteremo notevoli miglioramenti nel nostro stato di salute.
Una cosa è certa: non è facilissimo, perchè liberarsi da abitudini consolidate richiede forza di volontà e costanza, ma la posta in gioco è alta... è la nostra salute, la nostra vita! Tutto dipende da quanto ci amiamo e da quanto rispettiamo il nostro corpo e l'ambiente in cui viviamo.
Facciamo allora un passo per volta e vediamo come possiamo raggiungere lo stato di benessere, che non è mai soltanto fisico, ma anche mentale e spirituale. Mente, corpo e spirito sono un tutt'uno. Separarli cercando di intervenire su uno solo di essi significa non aver compreso una verità inequivocabile: noi siamo organismi complessi, formati da cellule, tessuti, organi e apparati che non possono essere separati gli uni dagli altri. Se alla parte più strettamente biochimica e fisiologica aggiungiamo anche pensieri, emozioni, stati d'animo e le nostre relazioni con l'ambiente in cui viviamo, ci renderemo conto di quanto sia importante avere una visione olistica (ossia globale). L'ambiente esterno influisce su di noi producendo degli effetti che si ripercuotono sulla nostra vita e sul nostro stato di benessere globale: le interazoni familiari, lavorative, sociali influenzano positivamente e negativamente il nostro stato di salute. Quante patologie, infatti, sono infatti la conseguenza di somatizzazioni di conflitti interiori o di relazioni non positive con l'ambiente e le persone che ci circondano? 
Eccovi dunque una sorta di decalogo del benessere da seguire per migliorare la qualità della nostra vita:

1. Smettete di fumare. So bene che non è semplice, ma la salute è un bene troppo prezioso per poterla barattare con la pigrizia e la superficialità.
2. Limitate l'uso di alcol. Sostituite le bibite alcoliche con acqua e limone, spremute di frutta, the e tisane... non è difficile: è una questione di abitudine, proprio come l'alimentazione.
3. Limitate l'uso di farmaci, quando non sono strettamente necessari (ovviamente non si parla di farmaci salvavita). Quante volte, infatti, si fa abuso di antibiotici e antidolorifici, rischiando effetti collaterali peggiori della malattia stessa, sovraccaricando fegato e reni e producendo assuefazione ai medicinali? Pensiamoci bene prima di mandare giù una pillola. Per disturbi lievi ci sono rimedi naturali o fitoterapici che non hanno gli effetti collaterali tipici dei farmaci di sintesi.
4. Adottate un'alimentazione il più possible sana e naturale. Ci sono tanti articoli in questo blog che possono aiutarvi in tal senso, ma in generale basta ricordare pochi suggerimenti: prediligere proteine e grassi vegetali a quelli animali, eliminare lo zucchero bianco, i prodotti di farine raffinate e in generale i cibi industriali.
5. Passate più tempo possibile a contatto con la natura. Una passeggiata al parco, una gita in campagna, al mare o in montagna non solo rilassano e fanno bene alla nostra salute, ma rinfrancano anche lo spirito.
6. Fate movimento. La vita sendentaria è un killer silenzioso: il nostro organismo è stato progettato per stare in movimento. Non c'è bisogno di strafare o di praticare sport a livello agonistico, basta camminare invece che prendere l'auto anche per brevi tragitti, fare le scale, fare qualche semplice esercizio di stretching a casa o al parco.
7. Evitate per quanto possibile gli ambienti inquinati (la famosa passeggiata al parco è un vero toccasana).
8. Evitate per quanto possibile l'esposizione ad agenti chimici e l'uso di detergenti industriali. Molti detergenti possono essere autoprodotti in maniera davvero semplice e alcuni sono illustrati negli altri articoli di questo blog.
9. Curate le relazioni interpersonali che vi fanno star bene ed evitate quelle che non producono alcuna crescita e alcun benessere interiore. Nessuno ci costringe a frequentare persone che hanno influenze negative sulla nostra vita. Se impariamo ad avere il coraggio di selezionare le nostre frequentazioni e le nostre amicizie, anche il nostro stato di benessere migliorerà.
10. Dedicate del tempo a voi stessi, seguite le vostre passioni, fate ciò che amate e vedrete che non ve ne pentirete mai. Non serve spendere molto: basta un buon libro, una passeggiata, una serata a teatro o una mostra d'arte, un massaggio rilassante o due chiacchiere con un caro amico.
 
Come sapete lo scopo di questo blog non è vendere prodotti o sostenere gli interessi di qualche azienda specifica, ma è solo diffondere informazione e benessere a 360 gradi. Più ne sappiamo, più ci informiamo, più la nostra qualità di vita migliora. Se ci alimentiamo nel modo giusto, se conosciamo le dinamiche del nostro metabolismo e le sostanze funzionali di piante e alimenti, se facciamo movimento e ci prendiamo cura di noi stessi non solo miglioreremo il nostro stato di salute, ma ci faremo anche portavoci della cultura del benessere. Il mio percorso del benessere è iniziato due anni fa, e il vostro?

mercoledì 5 marzo 2014

Come preparare l'estratto di vaniglia fai da te

Tra i vari prodotti industriali che spesso si usano per aromatizzare creme, dolci, biscotti, frullati e gelati ci sono i famosi aromi in fialetta. Di certo avrete utilizzato estratti alla vaniglia, al limone, all'arancia, alla nocciola, per rendere più profumato e appetitoso il vostro dessert.
In realtà la maggior parte di questi aromi in vendita nei supermercati sono artificiali, ovvero sono prodotti di sintesi e non contengono l'estratto puro derivante da un prodotto naturale messo a macerare in alcol. Dunque perchè non provare ad autoprodurli? Non solo risparmieremo qualche euro, ma avremo di certo un prodotto di qualità migliore, con grande beneficio per l'ambiente e per la nostra salute.
Prima di procedere con la semplicissima ricetta, voglio dirvi innanzi tutto che l'estratto di vaniglia (tanto per fare un esempio, ma possiamo usare anche quello di limone, arancia, mandarino e così via) non ha solo fini alimentari. Eccovi dunque un breve elenco relativo agli usi non alimentari:
  1. Possiamo usarlo per diffondere il suo profumo negli ambienti in cui soggiorniamo più spesso (a casa o al lavoro). Basta usare un diffusore elettrico o a candela (come si farebbe con un olio essenziale), o inserirlo in uno spruzzino e vaporizzarlo all'occorrenza, ma ricordate che l'aroma di un estratto è più blando rispetto ad un olio essenziale puro. L'aroma di vaniglia è ottimo per il soggiorno, il salone e il bagno, ma eviterei ambienti come camere da letto, in quanto potrebbe risultare troppo "forte" (ovviamente però è sempre una questione di gusto... non ci sono regole precise).
  2. Possiamo spruzzarne un pò sul pout pourri e lasciarlo in vari angoli della casa, o metterlo in piccoli sacchetti di garza, tela o cotone per deodorare armadi e cassetti.
  3. Possiamo vaporizzarlo su un fazzoletto da tenere in borsa.
Eccovi ora la ricetta per preparare l'estratto di vaniglia nella vostra cucina.

Occorrente: 250 ml di vodka, 6-7 baccelli di vaniglia (meglio se di produzione biologica), un contenitore di vetro (bottiglia o barattolo) con tappo o coperchio.

Preparazione: versare la vodka nel contenitore di vetro, inserire i baccelli di vaniglia  e chiudere il contenitore. Lasciare a macerare in luogo fresco e asciutto lontano dalla luce del sole (meglio se al buio nella vostra dispensa) per 6 settimane agitando ogni tanto il barattolo.

Uso alimentare: a seconda del gusto, basteranno poche gocce di preparato per aromatizzare i vostri cibi.

Buon divertimento!


"Image courtesy of zole4 / FreeDigitalPhotos.net".