giovedì 5 dicembre 2013

Risparmiare senza sacrifici

Spesso mi capita di sentire persone che si lamentano per l'alto costo dei prodotti provenienti da agricoltura biologica, sostenendo che non sanno a cosa rinunciare. Queste stesse persone, però, invece di rinunciare al superfluo, fanno scelte sbagliate e non ecosostenibili per la propria salute e per quella dell'ambiente.
Innanzi tutto non è assolutamente vero che essere vegetariani, vegani o comprare prodotti biologici costi una fortuna. Vi posso assicurare che, da quando li compro e faccio attenzione al modo in cui faccio la spesa, a fine mese risparmio dai 50 ai 70 euro.
Innanzi tutto ho iniziato a eliminare i detergenti assolutamente inutili che compravo. Non servono mille prodotti diversi per pulire e disinfettare bagno, cucina, forno, divani, terrazzi, ecc. E soprattutto molti detergenti possiamo autoprodurli senza spreco di tempo e denaro, rispettando l'ambiente e difendendo la nostra salute e la qualità della nostra vita.
Per detergere e disinfettare le superfici lavabili quali piastrelle, piano cucina, pavimenti, vetri, ecc. bastano pochi ingredienti: aceto, bicarbonato di sodio, acido citrico, acqua distillata, acqua ossigenata, alcool, sale da cucina, limone e oli essenziali (che sono batteriostatici ed alcuni anche battericidi). Poi, se abbiamo un pò di tempo in più e vogliamo cimentarci nell'autoproduzione di detersivo per lavastoviglie e lavatrice, possiamo risparmiare ancora di più. Sul web è facile trovare ricette e tutorial per autoprodurre semplici cosmetici e detergenti per casa e persona.
Per quanto riguarda l'alimentazione, se riusciamo ad eliminare un bel po' di prodotti industriali, di certo potremo permetterci di comprare un buon olio extra vergine d'oliva, pasta integrale biologica, pane integrale a lievitazione naturale, cereali integrali e frutta e verdura da agricoltura biologica, ovviamente pagandoli qualche euro in più. 
Si può decidere di entrare in gruppi di acquisto solidali, fare la spesa dal contadino di fiducia o rivolgersi ad una piccola azienda per portare a casa prodotti a km 0. Ritengo sia meglio puntare sulla qualità che sulla quantità, dato che oggi l'accesso al cibo almeno in Italia è garantito più o meno a tutti e che la percentuale di persone obese o in sovrappeso sta aumentando sempre più, data la diffusione delle cosiddette malattie tipiche dei paesi industrializzati (ipertensione, patologie cardiovascolari, diabete, insulinoresistenza, tumori).
Risparmiare significa anche e soprattutto non sprecare, minimizzando o comunque riducendo gli scarti (alimentari e non). Con la frutta matura potremo fare marmellate e composte, potremo mettere sott'olio e aceto verdure e ortaggi vari e, eliminando o limitando il consumo di carne a favore di proteine vegetali (legumi secchi e frutta secca), miglioreremo il nostro stato di salute senza svuotare troppo il portafogli. 
Chi ha voglia di dare una mano all'ambiente può comprare una compostiera, in questo modo ridurrà la quantità di rifiuti organici e potrà avere del buon compost per fertilizzare l'orto o le piante in vaso su balconi e terrazzi di casa. Alcuni comuni prevedono anche uno sconto sulla tassa sui rifiuti urbani per chi utilizza una compostiera per gli scarti vegetali, per cui vale la pena informarsi.
Se volete seguire uno stile di vita “green” e più salutare, eccovi quindi la lista di ciò che potremmo evitare di comprare o ridurre sensibilmente:
1. zucchero (possiamo utilizzare piccole quantità di miele, sciroppo d'acero, di agave o di fiori di sambuco)
2.
merendine, dolciumi, caramelle, chewing gum, salse pronte, cibi precotti, cibi in scatola, creme pronte, sottilette, wrustel e in genere quasi tutti i cibi che contengono additivi diversi
3.
bibite gassate e/o zuccherate (possiamo sostituirle con acqua e limone, tè e tisane fatte in casa).
Non dimentichiamo inoltre di utilizzare il più possibile gli elettrodomestici a pieno carico senza esagerare con le dosi dei detergenti. Il miglior risparmio nasce dall'evitare gli sprechi.



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