domenica 17 agosto 2014

La fretta di dimagrire fa dimagrire in fretta?

Dimagrire in fretta, sembrare più giovani in fretta, vivere di fretta. Ecco cosa desidera la maggior parte delle persone e come si relaziona con la vita e le abitudini... ma perchè? Perchè non si ha fretta di smettere di fumare, di inquinare, di prendere l'auto per percorsi brevi, di usare l'ascensore, di essere pigri, di mangiare in modo sregolato?

Spesso mi si chiede quanto tempo sia necessario per perdere 10 kg, come se fosse un'operazione matematica uguale per tutti e che funziona sempre e comunque. Non è così. Non c'è un tempo cronometrabile che vada bene per tutti e soprattutto questo approccio alla dieta non rientra nell'educazione alimentare di cui mi occupo.
In assenza di patologie specifiche (nel qual caso ci si dovrà rivolgere ad un medico), se si vuole perdere peso, si possono seguire due vie: andare da un nutrizionista, che ci consiglierà una dieta personalizzata, organizzando i nostri pasti in base all'apporto calorico dei cibi, fornendoci un programma alimentare in genere settimanale con menu specifici da seguire, in cui sono elencate le quantità dei singoli alimenti, oppure fare educazione alimentare

Quali sono dunque le differenze? L'educazione alimentare, come dice la parola stessa, educa alla corretta nutrizione, a partire da suggerimenti su come fare la spesa, come leggere le etichette, scegliere i cibi, combinarli, cucinarli e condirli nel modo più sano possibile. Il gusto è un'abitudine e pertanto va educato. Come? Alimentandoci nel modo giusto, masticando nel modo giusto, dedicando il giusto tempo alla spesa e alla nutrizione, facendo una moderata ma costante attività fisica.  Non c'è bisogno di andare in palestra o diventare sportivi per forza: basta camminare, fare le scale, muoversi ed essere attivi.

Quando si inizia a mangiare in modo sano, scegliendo cibi di qualità, il nostro organismo viene educato a prediligere alimenti naturali. Lentamente sarà proprio il nostro corpo a guidarci verso un'alimentazione corretta. Smetteremo di desiderare cibo spazzatura e ci orienteremo automaticamente verso alimenti di qualità. Più ci disintossichiamo dal junk food e meno ne saremo attratti. Parallelamente inizieremo a sentirci molto meglio, più attivi, meno gonfi e anche più felici. 

Prima di iniziare a studiare naturopatia, erboristeria ed educazione alimentare ho provato su me stessa quello che chiamo "il mio percorso del benessere". Non è un percorso veloce, ma è assolutamente duraturo e soddisfacente. Chi l'ha provato sa che la percentuale di fallimento è davvero bassissima, proprio perchè non si basa su diete restrittive, mortificanti o prescrittive. Non c'è bisogno di usare bilance di precisione, di stressarsi contando i grammi, di seguire un menu imposto o peggio ancora di assumere farmaci o integratori. Niente di tutto questo! Il segreto sta nella nostra voglia di sentirci bene.

Per seguire un programma di educazione alimentare c'è bisogno di due soli ingredienti: consapevolezza e responsabilità. Consapevolezza perchè non possiamo ignorare gli effetti deleteri dei cibi industriali, dell'eccesso di alcool, zuccheri, grassi e proteine animali. Responsabilità perchè dobbiamo comprendere che siamo noi gli artefici della nostra salute, non possiamo affidarla a pillole, medicinali, integratori, deresponsabilizzandoci completamente e soprattutto avendo fretta di dimagrire.
Facciamoci questa semplicissima domanda: per quanto tempo ci siamo alimentati in modo sbagliato? Anni? Forse decenni? Beh, ora diamo il tempo al nostro organismo di recuperare, acquisire abitudini sane e nutrirsi nel modo corretto... senza fretta, senza stress e soprattutto senza ossessioni e senza forzature.


Image courtesy of Jeanne Claire Maarbes at FreeDigitalPhotos.net