Lo scopo dei rituali dei
Navajo, testimoniati dalle Vie dei Canti, è il ritorno alla bellezza e
all'armonia con l'universo. Secondo la cultura navajo, infatti, la
perdita dell'armonia col cosmo produce sofferenza nel corpo e nello
spirito.
La cura del
malato consiste infatti nel mettere in atto una serie di rituali
incentrati sul paziente in cui si utilizzano erbe officinali, pitture fatte di
sabbia colorata, creazioni artistiche, musiche, canti, danze, allo scopo di
ripristinare l'armonia cosmica perduta.
Le
tecniche terapeutiche dei Natives hanno un approccio olistico, in
quanto tese alla cura della persona da un punto di vista non solo
fisico, ma anche e soprattutto sociale e psicologico. La cura della
mente e dello spirito è importante quanto quella del corpo e l'armonia
dell'individuo è strettamente legata al suo rapporto con la comunità e
la tribù.
Spiritualità, tecniche erboristiche e magiche si fondono nella medicina navajo. Essa prevede la presenza di un guaritore (il cantore, che conosce a memoria e tramanda le vie dei canti, utilizzando gli inni più adatti in base alla cura), di riti di purificazione, di erbe mediche e del rituale del mandala (ossia la creazione di pitture di sabbia a carattere magico-sacrale).
Spiritualità, tecniche erboristiche e magiche si fondono nella medicina navajo. Essa prevede la presenza di un guaritore (il cantore, che conosce a memoria e tramanda le vie dei canti, utilizzando gli inni più adatti in base alla cura), di riti di purificazione, di erbe mediche e del rituale del mandala (ossia la creazione di pitture di sabbia a carattere magico-sacrale).
In
questo contesto il concetto di salute coincide con quello di equilibrio
con le forze naturali e quello di malattia con quello di squilibrio:
ecco perchè la guarigione si attua col recupero dell'armonia e
dell'equilibrio perduto.
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