venerdì 17 gennaio 2014

Consulenza naturopatica e benessere

Il campo di applicazione della consulenza naturopatica è la cura della salute e del benessere in chiave socio-bio-psicologica, questo significa (e non mi stancherò mai di ripeterlo) che il naturopata si occupa di salutogenesi, non di malattie. Esula dalle competenze del naturopata la cura di ogni tipo di patologia (anche se lieve), di cui si occupa invece il medico. 
Detto in parole povere, ciò significa che se scegliamo di andare da un naturopata non dobbiamo aspettarci un consulto di tipo medico, non dobbiamo aspettarci la prescrizione di diete, prodotti fitoterapici e integratori alimentari. Se ciò accade, sappiate che il naturopata, per quanto possa essere preparato e competente, sta invadendo la sfera professionale della sola categoria autorizzata ad intervenire sul nostro metabolismo, ovvero quella dei dottori in medicina. La naturopatia è in realtà una filosofia di vita basata su un approccio naturale ed olistico, non una professione che rientra nell'ambito sanitario.
Nella sua attività di counseling, l'esperto in scienze naturopatiche guiderà e supporterà il cliente nel suo percorso del benessere verso una migliore qualità di vita, tenendo conto delle specifiche esigenze personali, fornendo indicazioni (non prescrizioni o regole assolute) relative all'importanza di una costante attività fisica, di un'alimentazione equilibrata e il più possibile naturale, e della cura di quelle relazioni interpersonali che producono una reale crescita socioaffettiva.
L'educazione al rispetto della natura, dell'ambiente e di se stessi esula quindi dalla prescrizione di integratori a fini puramente commerciali (seppure di origine vegetale), senza che si riscontri un deficit reale (e in tal caso tale diagnosi e prescrizione sarebbero comunque di esclusiva competenza medica). Fare autodiagnosi e autoprescriversi integratori di ogni sorta è del tutto inutile e a volte può rivelarsi addirittura dannoso. La supplementazione alimentare deve essere inserita solo laddove si riscontri una carenza documentata da esami di laboratorio, non da una generica sensazione di stanchezza o spossatezza o per seguire la moda del momento. Se si ha il dubbio di essere afflitti da qualche deficit alimentare, allora si dovrà consultare il medico, che provvederà a prescrivere i relativi esami e a fare una diagnosi. Pensare che un rimedio vegetale possa essere prescritto da chiunque o che possiamo assumerlo a nostro piacimento perchè tanto non fa male è sbagliato. Anche gli estratti vegetali hanno i loro effetti collaterali e in ogni caso solo i medici sono autorizzati a prescrivere rimedi che servono a curare. Non confondiamo comunque gli integratori alimentari con i fitofarmaci.
Se ci rechiamo da un consulente in naturopatia, la sola cosa che dobbiamo aspettarci è il suo aiuto, il suo supporto orientato verso l'acquisizione di una maggiore consapevolezza da parte del cliente, così da essere in grado di operare scelte autonome nel proprio percorso individuale. Assumersi la responsabilità del proprio benessere, evitando di crearsi alibi, modifica le abitudini quotidiane e l'atteggiamento mentale.
In sintesi, il compito del naturopata sta nella cura della persona, non delle malattie, il che si attua educando il singolo ad operare scelte autonome e consapevoli, che nascono cioè da un'esigenza interiore senza imposizioni esterne.

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