domenica 30 marzo 2014

Mens sana in corpore sano: studio e salute

In base alle acquisizioni della psicobiologia, l'essere umano è un unicum formato da tre entità inscindibili: mente, corpo e spirito. Anche la definizione di salute dell'OMS prende in considerazione non solo il benessere fisico, ma anche quello psicologico e sociale. Se ci facciamo caso, non avere patologie in atto non significa sempre sentirsi bene. Lo stato di benessere globale non può infatti prescindere dalle nostre relazioni sociali, dal nostra "salute" mentale e spirituale. Quante patologie hanno infatti origine psicosomatica? Quante volte la sofferenza psicologica dovuta a problemi sociali, familiari, lavorativi e relazionali si evolvono in malattia?
E' dunque vero che una mente sana abita in un corpo sano e viceversa, semplicemente perchè sono entità inscindibili e che pertanto non possono essere studiate separatamente. Molto spesso però si trascura l'aspetto culturale, ci si dimentica che non basta una corretta alimentazione e un esercizio fisico regolare per sentirsi bene in senso olistico (ossia globale). Così come è importante nutrire il corpo e allenarlo in modo corretto, è altrettanto fondamentale nutrire e allenare mente e spirito. Come? Ovviamente studiando, esplorando, leggendo, seguendo i propri interessi e le proprie passioni. Quando studiamo alleniamo le nostre cellule neuronali, esattamente come quando in palestra alleniamo i nostri muscoli, incrementando il numero delle sinapsi (ossia i collegamenti tra i neuroni) e migliorando la nostra memoria.
Purtroppo oggi in Italia lo studente "medio" di liceo non sa scrivere, legge con fatica e non comprende tutte le parole lette. Molto spesso non sa rispondere alle domande di comprensione di un testo di media difficoltà, perchè non ne ha compreso il significato. Dopo 15 anni di insegnamento nei licei posso testimoniarlo a gran voce. La mia esperienza didattica ha attraversato discipline diverse (lingua e letteratura italiana, latina, greca, storia, geografia, storia dell'arte, filosofia), ma il risultato è stato sempre più meno lo stesso.
Il vero problema non consiste in cosa gli studenti non sappiano, ma sta nel fatto che non ritengono che sia un danno non sapere. C'è assoluto disinteresse per lo studio e la cultura. Non servono - mi si dice - non fanno arricchire. Forse è vero, soprattutto in una società in cui gli adolescenti sognano di fare la velina o il calciatore, con una tv diseducativa, con una stampa scandalistica, che deve bombardarci con notizie sensazionali ad ogni costo. Bisogna essere belli, ricchi e famosi. Bisogna vestire così, avere questo smartphone, quest'automobile o si è out. Pubblicità aggressiva e martellante anche in campo farmaceutico. Dobbiamo imbottirci di farmaci, di integratori, di vitamine, così possiamo mangiare junk food, evitare di cucinare, stressarci nel traffico per tornare a casa un'ora prima e passare il tempo online sui social network, facendo copia e incolla di ciò che o non abbiamo letto o non abbiamo capito.
Deresponsabilizzati e inconsapevoli: così mangiamo, così fumiamo, così diventiamo schiavi della nostra pigrizia fisica e intellettuale. Vogliamo essere guariti, ma non vogliamo guarire. Cerchiamo la pillola, il rimedio, l'integratore, il farmaco che arrivi dall'esterno a guarirci per miracolo. C'è una pillola per questo? C'è un farmaco per quest'altro? E se vi dicessi che ci sono rimedi a costo zero? Un'alimentazione il più possibile naturale, un pò di movimento, meno auto, più passeggiate, meno farmaci, più frutta e verdura, niente fumo, meno stress, più tempo per se stessi. Sembra facile e ovvio, eppure non lo si fa!
Forse sarò out, ma considero la mia cultura la cosa più preziosa che ho, un bene inestimabile che nessuno potrà rubarmi. E così, continuo a studiare e non smetterò.
Studiate, esplorate, leggete, conoscete, ma soprattutto amate, seguite le vostre passioni e i vostri interessi. Nutrite la vostra mente e il vostro spirito. Anche questa è salute! 

Image courtesy of renjith krishnan / FreeDigitalPhotos.net

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