martedì 11 febbraio 2014

I cinque consigli per usare al meglio l'olio d'oliva

L'olio d'oliva, meglio se extra vergine, gioca un ruolo importante nella cosiddetta dieta mediterranea. A questo proposito è importante precisare cos'è la dieta mediterranea. Erroneamente molti pensano che sia la dieta tipicamente italiana, fatta di pasta al ragù e pizza margherita. In realtà non è così. 
Per dieta mediterranea s'intende quel particolare regime alimentare seguito per secoli dagli abitanti delle regioni che si affacciano sul mediterraneo (dunque non solo l'Italia). Cosa mangiavano quindi i nostri avi, che erano soprattutto contadini o legati comunque alla cultura contadina? Soprattutto cereali integrali (ancora non si era diffusa la pratica della raffinazione e della produzione delle farine bianche), legumi, verdura, ortaggi, frutta fresca, frutta secca, olio d'oliva. Per cereali non si intende solo il frumento, ma anche farro, avena, segale, sorgo, riso, più raramente miglio. Essi costituivano il tipico piatto unico della tradizione contadina, accompagnati da legumi quali fave, ceci, lenticchie, cicerchie e condito con olio d'oliva.
Questo straordinario condimento, ricco di polifenoli, svolge azioni positive sulla nostra salute: è infatti un vero e proprio antiossidante naturale ed è considerato da molti studiosi un rimedio importante per la prevenzione di malattie quali cancro e patologie cardiovascolari.

Quali sono dunque i suggerimenti da seguire per utilizzare al meglio l'olio d'oliva?

1. Innanzi tutto ricordate di scegliete un olio extra vergine di agricoltura biologica certificata. Il che significa che non sarà economico, ma vi assicuro che per la nostra salute vale davvero la pena spendere qualche euro in più, considerato poi che, usato in modiche quantità, non durerà certo una settimana!
2. Assicuratevi che sia spremuto a freddo. Quindi fate bene attenzione alle informazioni presenti sull'etichetta.
3. Un buon olio è contenuto in bottiglia di vetro scuro, in modo tale che non vengano alterate le caratteristiche organolettiche.
4. Conservate l'olio lontano dal piano cottura, dai fornelli e dalla luce diretta del sole. Il posto ideale è nella vostra dispensa, in un luogo fresco e asciutto al riparo dalla luce del sole.
5. Usatelo preferibilmente a crudo (per non alterarne le caratteristiche organolettiche). A questo proposito vi do qualche suggerimento che ho sperimentato di persona. Non è necessario sfriggere per ottenere sughi e zuppe saporite. Basta mettere tutti gli ingredienti in pentola (aggiungendo a poco a poco acqua calda quanto basta nel caso di minestroni, zuppe, pasta con legumi, ecc.) e cuocere fino a cottura ultimata. A fuoco spento aggiungere un cucchiaino d'olio ed erbe aromatiche a scelta (basilico, origano, salvia, timo, prezzemolo, ecc.). Far riposare un minuto e servire. Vi assicuro che il sapore della vostra pietanza sarà esaltato dall'olio a crudo e anche la vostra salute ne beneficerà.

Ricordate inoltre di evitare condimenti grassi di origine animale (burro, sugna, strutto) e grassi vegetali idrogenati (margarina).


Image courtesy of artur84/ FreeDigitalPhotos.net



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