martedì 15 luglio 2014

Incontri internazionali di Trisulti: fitoterapia ed ambulatorio verso un approccio integrato

Dall'8 al 12 luglio 2014 nella splendida cornice della Certosa di Trisulti (FR) si è tenuto un convegno internazionale di fitoterapia, a cui sono intervenuta in qualità di organizzatore, interprete e relatore su arte, mito e medicina nelle raffigurazioni murali dell'antica spezieria.
Gli studenti dell'AfP – Akademie für Phytoterapie – di Berlino, sotto la guida di Cornelia Titzmann e Tiberio Scozzafava Jaeger hanno preso parte ai seminari stanziali insieme a studenti italiani ed esperti del settore (medici, naturopati, erboristi, operatori del benessere, fitopreparatori, etc). Un'occasione unica di scambio culturale che ha permesso agli esperti e agli studenti italiani di conoscere l'approccio fitoterapico degli heilpraktiker tedeschi non solo a livello teorico, ma soprattutto nella pratica ambulatoriale. Approcci differenti, ma con una finalità comune: la prevenzione e il supporto alla salute.
La lezione introduttiva a cura di Cornelia Titzmann che si è tenuta l'8 luglio ci ha dato la possibilità di conoscere l'esperienza della scuola Berlinese di Fitoterapia. L'HP Cornelia Titzmann ha infatti relazionato su anamnesi, approccio terapeutico e regole nelle prescrizioni secondo la normativa tedesca. Vale la pena ricordare a tal proposito che l'HP (heilpraktiker) è una figura professionale riconosciuta in Germania. Gli HP non sono medici di seconda classe, ma terapeuti che curano seguendo un metodo naturale basato su anamnesi, colloquio dettagliato col paziente (a cui viene dedicato tutto il tempo necessario) e prescrizioni fitoterapiche e/o omeopatiche personalizzate. Possono fare diagnosi, possono prescrivere rimedi naturali, possono anche eseguire semplici operazioni chirurgiche, eccezion fatta per l'assistenza al parto, l'anestesia e l'odontoiatria.
Il 9 luglio, dopo l'escursione e la lezione di botanica integrata con gli aspetti fitoterapici delle piante officinali, sono stati trattati alcuni casi clinici in ambulatorio sotto la guida del dott. Maurizio Episodio e dell'HP Cornelia Titzmann.
Il 10 luglio ho relazionato su arte, mito e medicina nelle raffigurazioni murali dell'antica farmacia della Certosa, allo scopo di evidenziare l'interdisciplinarietà di ambiti culturali che sembrano ora così distanti tra loro, ma che in passato non lo erano affatto. E' stato solo con la moderna iperspecializzazione che si è perso l'approccio olistico e integrato tra le varie discipline quali erboristeria, farmacia, medicina, fisica, mitologia, arte, filosofia e scienza (intesa nel senso più ampio di conoscenza). Nel pomeriggio gli studenti italiani e tedeschi sono stati impegnati in ambulatorio e si è discusso anche di fitoterapia e veterinaria, sotto la guida del dott. Francesco Grandinetti.
Venerdì 11 luglio c'è stata la discussione e la valutazione conclusiva delle esperienze ambulatoriali dei giorni precedenti e della farmacopea disponibile assieme ai terapeuti e ai produttori.  A seguire la tavola rotonda, una vera e propria piattaforma di scambio permanente sulla fitoterapia a livello europeo relativamente alla didattica, alle figure professionali, alla produzione e distribuzione e alla farmacopea europea. All'incontro hanno partecipato professionisti del settore, quali Marco Sarandrea (erborista, docente presso le Università Sapienza e Tor Vergata di Roma e Tuscia di Viterbo), Maurizio Episodio (medico), Giovanni Canora (dietista), Marina Fiorini (medico), fra' Domenico Palombi (erborista, botanico, scrittore), Andrea del Buono (medico), Antonio Colasanti (medico). Alla fine della discussione, una breve presentazione dei progetti di ricerca e documentazione futuri.
Sono emerse varie criticità, quali l'assenza di una normativa in Italia per i naturopati e gli esperti in discipline bionaturali, un approccio medico-paziente ancora basato su prescrizioni eccessive e protocolli standardizzati, un'ignoranza diffusa nel campo della nutrizione e soprattutto la necessità di puntare sempre più sulla prevenzione che parte proprio dall'educazione alimentare fin dall'età prescolare.

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